Ci sono giorni che passi praticamente 18 ore di seguito davanti a un computer.
Utilizzando i programmi più diversi, dal foglio di calcolo alla crac per photoshop (si scherza, eh, signor Adobe).
E capita, in quei giorni, che prima di andare a letto non ti ricordi nemmeno più come si parla.
E infatti non parli. Anche perché non sapresti con chi, visto che dormi da solo.
Ti fai capire a gesti.
Da chi? Ecco, lì sta il problema vero, dato che continui a essere solo.
Certo, per certi esseri umani perdere la favella sarebbe un gradino in avanti nella scala evolutiva, viste le minchiate che riescono a sparare da sapiens sapiens loquens.
Ma per te no.
Ecco perché il 5° metodo per resistere ai televenditori (senza ricorrere al torpiloquio o al cric della FordFiesta) è dedicata a chi del non favellare ha fatto arte comica.
Ore 15, sabato. Sei immerso nella siesta pomeridiana del weekend, un must.
TRRRR TRRRR
- Pronto?
- Buongiorno signor Bloch, sono Andrea della Telefraulein, la stiamo chiamando per un'offerta sul suo traffico telefonico.
- …
- Un'offerta veramente vantaggiosa, che le permette un risparmio anche del 50% rispetto alla sua ultima bolletta!
- … [Suono di trombetta]
- Ehm. Lei che tipo di chiamate fa? Brevi e numerose, lunghe e occasionali, o medie e sonfattimiei?
- … [Nota prolungata di armonica a bocca]
- Signor Bloch, ci dev'essere un'interferenza. Non la sento più. È ancora al telefono?
- … [Rumore di tornio]
- È caduta la linea? Signor Bloch? Signore?
- … [Barrito di elefante in amore]
- TUUU TUUU TUUU
4 commenti:
Sì, questo metodo mi piace.
Mi faccio una cartella di suoni vari e assortiti in mp3 e me li copio su cd e chiavetta usb per averli sempre a portata di mano...
Perché sprecare parole?
Se vuoi, ti passo la mia cartella 'suoni vari per evitare di dare in escandescenze'!
Geniale anche questo metodo. Da qualche settimana ho iniziato ad usarne un altro. Quando non riconosco il numero di telefono sul display del telefono che suona, faccio rispondere mio figlio. Sento chiaramente la voce dall'altra parte che dice "Ciao, c'è papà o mamma?". Il bambino ha il mio permesso di andare a ruota libera. "Ehi, ciao sbombona!" oppure "Tu fai lo sbambo con le puzze" sono solo alcune delle perle che il piccolo mi regala. Sono riuscito a tramutare una continua scocciatura in risate. Si, perchè io mentre sento loro che parlano, me ne sto sdraiato sul divano a ridere. Continuerò a seguire anche i prossimi metodi perchè non si finisce mai d'imparare
Awhahwhahw, grazie della visita, Anonimo.
Tuo figlio è appena diventato il mio nuovo mito!
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