21.1.08

Libertà di censurare

Michele Medda, a questo indirizzo, traccia un quadro interessante e demoralizzante sulla censura (soprattutto la stupida censura preventiva) in Italia.

Alcuni anni fa, su un giornale universitario che avevo contribuito a creare (durò pochi numeri, e potete trovarlo QUI), avevo scritto queste poche righe sul tema.
Sembra incredibile, ma sono ancora attualissime.
Basta che sostituiate il titolo del film di Natale di quell'anno con quello del cinepanettone ultimo pervenuto.


COME FARE HARAKIRI CON UNA BIRO

Se davvero ne uccidesse più la penna che la spada sarei un idiota felice.
Purtroppo non è così, e io rimango semplicemente un idiota.
Come voi, del resto.
Ma anche se non uccide, la penna può fare molto ma molto male. Magari più di una spada. E allora qualcuno si preoccupa maledettamente, e cerca di togliere la carta da sotto quelle penne. Non importa siano piume d’oca bagnate d’inchiostro come quella di Pericle, o moderne biro come quelle con cui Sabina Guzzanti scrive e corregge i suoi testi. La cosa fondamentale è non fare arrivare al pubblico niente che può turbarlo, o farlo riflettere. Si sa, il pubblico è composto da idioti come me e come voi, privi di senso critico e ricchi solo di un ignoranza verde come le muffette del gorgonzola… Siamo solo stupidi bambini che non sanno discernere il bene dal male (sempre che questi esistano, poi), bisognosi di qualche mano adulta che compri loro il solito zucchero filato. Viviamo proiettati verso il futuro ma a tenerci aggrappati al passato ci pensa chi vede la fonte di ogni male del mondo nell’espressione del libero pensiero.
Galileo affermava che la Bibbia mentiva!
Giordano Bruno era un eretico!
Leggere Satanik porta le giovani donne sull’ampio viale trafficato della perdizione!
I bambini ascoltano Marilyn Manson, si armano di calibro 38 e aprono finestroni di piombo nei cervelli delle loro insegnanti!
Chi è che decide cosa deve vedere, leggere, ascoltare una persona che per lo Stato è maggiorenne? Perché uno può gioiosamente pagare le tasse ma può gustarsi solo ciò che alcune eminenze gli danno in pasto?
Perché non si autocensura chi ci riempie di solare felicità con frasi come “Ho preso i soldi del KGB”, “Gli USA hanno il dovere morale di esportare la vera democrazia anche con la forza” e “Mussolini mandava in vacanza coloro che confinava”?
Un povero idiota come me rimane estasiato da ciò che partoriscono certe menti sublimi.
Credo anche voi.
Nell’attesa che qualche spietato censore di sé stesso si pugnali con una stilografica, io mi guardo un film. Qualcosa come Natale in India che, per nostra abnorme fortuna, è passato indenne dal posto di blocco della censura e non è stato cancellato dalla programmazione dei cinema…

8.1.08