24.12.08

Xmas Time

Natale. Capodanno.
Nominalmente sono giorni di festa, in realtà saranno giorni pieni di incombenze lavorative.
Meglio così, visto il periodo di vacche magre.

Vi giungano i miei più caloriferi saluti, come diceva il saggio.

19.12.08

Dalla parte dei bambini


Oggi, alle ore 15. 30 al Liceo Scientifico "Marconi" di San Gavino Monreale, avrà inizio il convegno Dalla parte dei bambini. Un corretto approccio al fenomeno della pedofilia.

L'associazione culturale Chine Vaganti parteciperà con una relazione che tratta il rapporto tra pedofilia e fumetto, di come molto spesso il fumetto sia stato accusato -Wertham docet- di traviare i ragazzi.
Naturalmente sarà dato ampio spazio al libro Cuore Innamorato, di Pili e Concu, edito dall'Associazione ormai più di un anno fa. Una storia a fumetti che tratta allo stesso tempo con delicatezza e potenza il tema della violenza sui minori.
Il relatore sarò io.
Speriamo che me la cavo.

17.12.08

I personaggi del vicino sono sempre più verdi

TIR è una serie umoristica sulla vita di due camionisti, Pietro e Filo. I creatori della serie sono i vulcanici Daniele Mocci (alla penna) e Maurizio Nonnis (al pennello).
Pietro e Filo sono due sgangherati camionisti, che vivono avventure sgangherate. La loro prima -naturalmente sgangherata- storia a fumetti è stata pubblicata sull'ultimo numero di Macchie d'Inchiostro, organo ufficiale dell'Associazione Culturale Chine Vaganti.

Alcuni anni fa, in questo periodo dell'anno, l'Associazione stava preparando una mostra.
Come sempre succede in questi casi, cercavamo di farci guidare dalla nostra proverbiale cura dei dettagli e da una maniacale attenzione per la puntualità. Infatti eravamo in sede, in 4 metri quadri, all'ultimo momento utile, a barcamenarci tra angolini adesivi, pannelli di masonite, fogli di plexiglass e quintali di carta.
Maurizio avrebbe voluto inserire tra i suoi lavori qualcosa di nuovo, magari con i due camionisti in primo piano, ma non aveva niente di pronto. E Daniele era da tempo nelle fredde lande del Nord, a migliaia di km dalla nostra denuclearizzata sede.

Ma ecco, profumato come un'utopia, l'imprevisto.

Mentre con una mano ritagliavo una didascalia, con l'altra incollavo un angolino adesivo e con un piede sagomavo un foglio di cartoncino regalandogli una spettacolare forma di associazione culturale, presi un blocchetto di post-it.
Si, lo so, come ho fatto a prendere i post-it? Sbizzarritevi con la fantasia, su.
Buttai su carta alcuni orribili segnacci con l'idea per tre vignette, che avevano Pietro e Filo come protagonisti. Ancora oggi mi ricordo come mi vennero spontanee, come forse non mi è più successo dopo.
A Maurizio piacquero.
Le disegnò, le mise in mostra.

Oggi vi regalo la prima.
clicca sulla vignetta per ingrandirla

14.12.08

Il liberismo ha i giorni contati

Poco tempo fa, durante una cena, parlavo con l'amico Luca Usai.
Non so perché, criticavo i Baustelle, dicevo che mi annoiavano.
In quel momento era vero.
Il giorno dopo mi sono ascoltato bene il loro ultimo disco.

Cazzo, la cosa migliore che sia passata in radio nell'ultimo anno.

Si, sono uno che cambia idea. Lo faccio spesso.
Odio chi non lo fa. Se oggi cambio idea vuol dire che sono più informato di ieri.
Cambiate idea, quindi. Guardate che è bello.

Se poi siete tra quelli che di idee non ne hanno mai avuto, beh.
Condoglianze.
Sappiate che siete più di quanti pensiate, unitevi.
Dai.


p.s.: Ieri al tg hanno detto che si è sposata la figlia di Berlusconi.
Io mi chiedo una cosa di fondamentale importanza.
Cosa cazzo può aver regalato un multimiliardario a sua figlia multimiliardaria?

8.12.08

Gipi - LMVDM La mia vita disegnata male


Il fumetto è un mezzo affascinante e difficile. Un mezzo che non a tutti piace. Che non tutti capiscono.

E che non tutti sanno utilizzare al meglio.


Sfruttarne appieno le caratteristiche, aiutare il lettore nel sognare, nel piangere, nel ridere e nel passare alcune ore in sana trance da lettura è roba che riesce a pochi, pochissimi autori.

Rimanere a bocca aperta, stupiti, circuiti da ciò che si legge è roba ancora più rara.


Gipi c'è riuscito. In un libro in cui racconta la sua vita. Una vita che non è disegnata male, come dice, con un ottimo doppio senso, il titolo del libro, ma che di certo è tratteggiata da un dio dotato di senso dell'umorismo. E che di senso dell'umorismo e capacità di emozionarsi ha dotato -vivaddio, è il caso di dirlo- anche lui, l'autore.


Ho comprato LMVDM a Lucca. Negli ultimi minuti dell'ultimo giorno, quando gli editori tagliano un po' i prezzi. Quello è, per i pezzenti come me, il momento di comprare. Allo stand Cononino c'era Gipi. Regalava un suo acquerello a chi prendeva il libro. Per la cronaca, se siete pezzenti come me e acquistate all'ultimo momento per usufruire di suddetti sconti, correte il rischio di trovare l'autore stanco per le centinaia di acquerelli fatti durante il giorno, e correte il rischio di non poterlo ammirare anche sulla vostra copia.

Incerti del Last Minute.

In ogni caso avete risparmiato un paio d'euri ahahahah.

Cazzo.


Comunque.


LMVDM è uno dei libri meglio scritti che possiate trovare in libreria, una delle letture più affascinanti che il fumetto degli ultimi anni può vantare. Un fumetto che crea un linguaggio, un ritmo, che riesce a mischiare in maniera eccelsa immagini e parole. Lo stile di Gipi nello scrivere è misurato, attento alle sfumature, ai cambi di tempo. Ma è solo grazie alla fusione con le immagini che si crea la magia. Grazie all'utilizzo letterario delle immagini e all'uso fumettoso delle parole l'autore ci regala uno spettacolare susseguirsi di invenzioni stilistiche narrativamente perfette.

Grazie alla sua scrittura, Gipi può parlarci di problemi al pisello, di stupri sventati, di amici bastardi, di amore per la vita, di emozioni squassanti, di dottori incapaci rendendoci schiavi del racconto.

Probabilmente potrebbe anche spiegare una mappa catastale, provocando lo stesso interesse.


Un assoluto capolavoro.

3.12.08

THE MADE IN INDONESIA live!

IL GRANDE RITORNO DEGLI INDONESIA!
Vi aspettiamo sabato sei dicembre, dalle 22 in poi, all'Incognito a Sanluri.
(se non vi piacciamo noi, vi piaceranno i Gard'n'rail e la birra a prezzo modico!)

29.11.08

Orlo Macchina (4)

Ancora un episodio, del 2004 (ahi, quanto passa il tempo!), delle mie sedute d'analisi fumettomorfe.

Ecco a voi ORLO MACCHINA n.4 (gli episodi successivi hanno data 2008 e saranno prossimamente sul vostro schermo!)
clicca sulla tavola per ingrandirla

episodi precedenti
ORLO MACCHINA n.1
ORLO MACCHINA n.2
ORLO MACCHINA n.3

25.11.08

Sardabanda - THE RIPPERS

It’ s only rock and roll but I like it!

È solo vecchio rock and roll, selvaggio e suonato veloce, però mi piace!
Di chi parlo? Ma dei Rippers, naturalmente.

La formazione è attiva dal 2000 (con vari cambi di bassista), è formata da quattro scatenati musicisti sardi ed è stata definita da molti esperti la migliore garage band in Italia.
I loro live e i loro dischi sono stati recensiti da riviste e giornalisti di tutto il mondo, spesso con termini entusiastici.
Se stessi parlando di una specie animale direi che questi moderni discepoli di Bo Diddley si cibano a piene mani dal rock degli anni 60, da gruppi come Q65 e Outsiders, Stones primigeni, Pebbles 6, Pretty things, Shadows of Knight e ne danno una loro lettura sincopata e anfetaminica. E direi anche che il loro habitat naturale è il palco.

I quattro Rippers (batterista, bassista, chitarrista e cantante) dal vivo sprigionano una carica irresistibile, sono capaci di malmenare per ore le pelli e le corde degli strumenti in maniera tecnicamente impeccabile, per il divertimento del pubblico presente. L’intensa attività live del gruppo li ha portati a suonare in lungo e in largo per tutta la Sardegna, e a esportare il loro suono con varie tourneé in Europa e negli Usa.

Il gruppo è sardissimo (malgrado i quattro mantengano la loro identità e le loro selvagge pulsioni ammantate da uno scuro velo di mistero) ma ha pubblicato sia per etichette italiane come la Shake your ass Records di Milano che per label come la tedesca Screaming Apple o l'americana
Slovenly Recordings.

Nei loro pezzi, spesso registrati in mono, si ritrova il suono genuinamente grezzo di una sala prove satura di fumo di sigarette e calore da amplificatore. Un suono che a primo ascolto lascia interdetti, ma che subito stupisce per la freschezza dei pezzi e la loro irruenza selvaggia.

Per chi ancora non li ha visti suonare consiglio vivamente di farlo. Dopo averli ascoltati direte anche voi, come un mio amico: “Cazzo, mi hanno fatto venir voglia di suonare!

Contatti
http://www.myspace.com/therippersinaction

21.11.08

Si, Topolone, si Topolino.

In occasione degli ottant'anni di Topolino, vi regalo questa canzone d'ispirazione disneyana dei Latte & i suoi derivati, demenziale gruppo di Lillo & Greg.
E che ve lo dico a fare?
GENIALI



Se non vi fa ridere, come dicono quelle menti eccelse di Spinoza, siete Gasparri.

19.11.08

Gente di Classe #3

Nel 2008 è uscito il numero 7 della nuova serie di Macchie d'Inchiostro, organo ufficiale dell'Associazione Chine Vaganti.
Tra quelle pagine, potrete trovare il terzo episodio di Gente di Classe, la miniserie umoristica creata da me e Jean Claudio Vinci e disegnata per l'occasione da Andrea Altea.

Buona lettura!
clicca sulla tavola per ingrandirla

7.11.08

Memorie lucchesi

Lucca Comics.

Alcuni giorni dopo il ritorno, posso iniziare a parlarne.

Per chi, come me, di solito vive in Sardegna, la manifestazione lucchese non dura quattro giorni, ma più o meno una settimana.
Lucca Comics and Games comprende stand strapieni di fumetti e viaggi in nave passaggio ponte, mura medievali e valigie strapiene, accento toscano e nostalgia della birra Ichnusa.
Io e gli altri compañeros abbiamo passato dei bei giorni di svacco. In giro, con le scarpe bagnate, a portare in spalla svariati kg del nostro albetto e consegnarli nelle mani di amici, autori editori e acquirenti (cui va il nostro, sentitissimo, GRAZIE).

In giro, a sponsorizzare il nostro lavoro, la nostra voglia, il nostro talento e soprattutto il nostro amore per questo mezzo di comunicazione che ci permette di esprimerci e sentirci vivi.

Per chi, come me, viene dalla Sardegna, il salone di Lucca è anche l'occasione per scontrarsi con un lato del fumetto, quello editoriale, che appare lontano, ammantato di un velo di magia.
E che invece è semplicemente composto da professionisti, fatica, crisi, soldi come qualunque altro settore economico.

Cosa rimarrà dentro me di questi giorni lucchesi?
Poche cose.
La pioggia.
Il talento e la simpatia di quelli di selfcomics.
Una molotov fasulla fatta con una bottiglia di plastica e un foglio spiegazzato.
La gentilezza di Lucia Biagi, la cortesia del grandissimo Daniele Tomasi e i sempre ottimi consigli di Andrea Accardi (cui ormai rompiamo le palle da anni e che non ci ha ancora fanculato).
Le cosplayers fighe.
I cosplayers brutti.
Le calze da strizzare.
I preti che prendevano in giro il papa.
Il malessere da folla.
La soddisfazione per alcune situazioni.
Alcuni ottimi fumetti (seguirà recensione).

E poi, lui, il nostro mitico albetto.
Il nostro Radio Punx, che -messaggio pubblicitario- da ieri potete trovare anche alla fumetteria LORIGA in piazza Garibaldi a Cagliari.

Saluti!

29.10.08

A LUCCA!

Stasera si parte, finalmente.

Ora mancano solo i bagagli.

Nei prossimi giorni sarò a Lucca, per il salone del Fumetto.
Ci si vede lì.

Chi mi incontra, potrà accaparrarsi la sua personale copia di Radio Punx di cui, qua sotto, vedete la cover. Ricordo che è un'autoproduzione schietta e sincera ad opera mia e del fido J.C. Vinci.
Ci vediamo a Lucca!

25.10.08

Il ritorno del Koss

da http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. Infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città»

Parola di Cossiga.
Per la cronaca, quando Cossiga era agli interni, durante una manifestazione fu uccisa Giorgiana Masi, studentessa che partecipava ad un corteo riguardante il referendum sul divorzio.
Uccisa.
Da un proiettile vagante.

23.10.08

Il trailer!

Ecco il trailer di Radio Punx.

Purtroppo non ho potuto dedicare al filmato tutto il tempo che avrei voluto, per problemi vari.
In più, l'ottimo avi che avevo creato con Flash Mx2004 è stato rovinato dall'upload su Youtube.

Magari in questi giorni aggiungo anche la versione swf, che si vede meglio...
Per ora, buona visione!

21.10.08

Un libro - Mani Nude di Paola Barbato



Mani Nude
è un romanzo scritto da Paola Barbato, penna di Dylan Dog.

È un romanzo che suggerisce alla mia mente alcuni aggettivi.
Disturbante.
Citazionista (si, lo so, è un aggettivo orribile, ma la mia mente non è schizzinosa).
Ammaliante.

Disturbante perché per tutta la sua durata si deve combattere contro una morsa allo stomaco. E non perché sia un libro particolarmente violento,anche se parla di violenza.
No.
È disturbante perché porta a guardare dentro il lato sbagliato dell'animo umano.
Costringe a farci i conti. Ci obbliga a considerare il nostro lato socialmente scorretto, cattivo, come un'eventualità verosimile.

Citazionista perché al suo interno riecheggiano sia il colto suggerimento shakesperiano che la triste moda televisiva dei reality show. La porta rossa attraversata spesso dai protagonisti ci porta dentro un affascinante Grande Fratello a eliminazione fisica (che era anche lo spunto iniziale per un mio pseudo testo teatrale, mai finito, ormai destinato al cestino) che aiuta a rendere ancor più caustica l'atmosfera del romanzo.

Ammaliante perché parla del male e di affetti veri, del dolore e dell'amore, e ci costringe a non mollare il libro fino al beffardo finale.
E poi perché utilizza un linguaggio misurato e una prosa secca, con stacchi cinematografici che si inseriscono alla perfezione nell'ininterrotto flusso della narrazione.

Per dare un'idea, ecco la descrizione di un personaggio, tanto sintetica quanto esauriente: “Zeus era l'esatto contrario del superfluo. Era un uomo d'essenza, di sostanza.” (pag.115)

Consigliato.

19.10.08

QUALCOSA DA RICORDARE

Ok, bando alle cazzate.
Non fate i narfi.

Nota per chi non proviene dalla nostra bella isola ricca di disoccupati e birra Ichnusa:
nar|fo: agg., s.m.
tirchio, taccagno, avaro, spilorcio, pidocchioso, gretto, chi non manda l'sms.

14.10.08

Radio Punx

L'anno scorso il Lucca Project Contest fu vinto dalla bravissima Nora Moretti con Aelis.
Tra i quindici progetti ammessi alla fase finale ci fu anche Radio Punx, una storia metropolitana ambientata nella Milano del 1979, su cui io (ai testi) e il bravo J. C. Vinci (ai disegni) spandemmo un bel po' di sudore.


Oggi il primo capitolo di questo progetto sta per vedere la luce, sotto forma di spartanissima autoproduzione, e verrà distribuito (da noi, e forse da qualche amico) alla prossima Fiera di Lucca.
Per ora sono attivi il blog e lo space del progetto, ai seguenti indirizzi:

http://radiopunx.blogspot.com/

http://www.myspace.com/radiopunxcomics

Io, manco a dirlo, vi invito a cliccare sui link!

12.10.08

Gente di Classe #2

Il secondo episodio di Gente di Classe, la serie a fumetti che spinge a ringraziare il cielo per aver finito il Liceo!

clicca sulla tavola per ingrandirla
E, sempre a tema scolaresco, una canzone dei grandi Offlaga Disco Pax

E per stanotte mi posso anche lettizzare.

7.10.08

Sardabanda - Rodeo Clown

“Ciascuno, nella propria inutile vita, cerca qualcosa che gli dia una scusa per non suicidarsi.
I Rodeo Clown hanno trovato una giustificazione della loro esistenza nel suonare canzonacce per loro stessi e per altri quattro deficienti che vanno ad ascoltarli.
Dal 1997 ad oggi il gruppo si è esibito in performances live di successo praticamente nullo, e ha inciso cinque cd che nessuno conosce.”

Questa presentazione la dice lunga sull’attitudine dei Rodeo Clown, gruppo rock and roll di Sassari.
La loro musica è veloce, divertente, con un piglio scanzonato che nella dimensione dal vivo viene arricchito anche di sana goliardia.

Le influenze musicali rintracciabili nelle canzoni del gruppo sono tantissime, dal surf al rock and roll più classico, dal punk settantasettino a quello californiano che ha vissuto un ottimo momento alla fine del secolo scorso (inteso come millenovecento).
I Rodeo Clown giocano con queste sonorità e le arricchiscono grazie all’ottima tecnica, che traspare malgrado la struttura relativamente semplice ed essenziale dei pezzi, e a un rara qualità: l’ enorme affiatamento tra i membri. Qualità che permette loro di suonare in lungo e in largo per l’isola, come dimostrano le decine di deliranti e divertentissime locandine che si trovano sui muri di mezza Sardegna, realizzate dal cantante Joe (che ha anche creato i personaggi di questo video).



Il gruppo sassarese è sempre stato generoso colle uscite e ha regalato al pubblico un buon numero di album, tutti di buon livello. Ascoltandoli si può notare un progressivo affinamento delle composizioni e degli arrangiamenti, che rimangono comunque inseriti in un ambito onestamente punk. Per farsi un’idea svelta ma rappresentativa dello stile del gruppo è d’obbligo ascoltare almeno Chewing Gum For Your Eyes, Kill Paul MacCartney (anche il testo è una piccola gemma di ironia!), Take me to the bar, Chocolate and wine (anche la versione live), Santa Monica, Champagne & Cocaine… Potrei continuare l’elenco, ma preferisco lasciare a chi legge il piacere di scoprire il folle piglio di questo gruppo, capace anche di stupire con brani strumentali o atmosfere crepuscolari.

Dal 2003 i Rodeo Clown fanno delle capatine nella penisola, esportando il loro genuino rock and roll nato sotto il cielo della Sardegna. Nell’ estate 2005 sono stati impegnati anche in un minitour nel Regno Unito.
Per onorarli, mi bevo una Guinness e un'Ichnusa.
Cheers!

contatti
www.rodeoclown.net
www.myspace.com/rodeoclown2005

1.10.08

Gli Sconnessi (#1)

Gli Sconnessi è il nome di una serie di strisce multimediali di ispirazione cyberpunk che io e il buon Lukkusai abbiamo creato alcuni anni fa per la Janas Technology.

Io sono particolarmente soddisfatto della striscia perché fa interagire in maniera originale la grafica Flash e i fumetti (bisogna passare col mouse sopra le vignette, per leggere i balloon) e realizza un bel crossover di "vecchio" e "nuovo": utilizza il classico formato striscia per raccontare vicende ambientate in un futuro prossimo.

I tre protagonisti della striscia sono Morphinus, Ciumbia e Makigatzu, di cui farete la conoscenza qua sotto, nella prima striscia della serie, dall'atmosfera matrixeggiante.
Buon divertimento!

Naturalmente, per visualizzare correttamente la striscia dovete scaricare (se non l'avete già fatto) il flash player, da QUI!






25.9.08

Macchie - Il film

Christiano Pahler è un ragazzo di talento.
Suona (negli Effelle e nei Vermentini Violenti), guarda film, capisce i film, recita nei film, gira i film.

clicca sulla locandina per vederla a dimensioni maggiori


Macchie è il suo primo lungometraggio (o meglio, mediometraggio, dato che dura un'oretta), dopo alcuni corti sorretti da buone idee e tanta passione.
Macchie è un film da lui scritto, girato, montato e in cui figura anche tra gli attori.
Un film che ha scritto prendendo ispirazione dai fumetti dell'Associazione Culturale Chine Vaganti, e in cui ha infuso la sua strepitosa verve, il suo entusiasmo, il suo poderoso talento.
Macchie è un capolavoro perché il regista ha superato alla grande tutte le difficoltà.
Macchie è un esempio per chi vuole FARE perché è costato pochissimi soldi ma tanti sacrifici, tantissimo tempo e probabilmente non pochi scazzi.
Eppure è lì, col suo bianco e nero netto, i suoi attori non professionisti, i suoi effetti speciali... è lì con le storie che racconta, il dramma, il sorriso, la disperazione.
La vita.
Macchie è un pezzo di vita del regista, di Christo, ma anche di tutti noi soci di Chine Vaganti.

Domani, venerdì 26 Settembre dalle ore 19.15, nei locali dell'ex Convento dei cappuccini a Quartu S.E., l'Associazione Chine Vaganti presenterà le sue attività e Christo presenterà il film, che verrà proiettato (presumo) verso le 19 e 30 o poco più (non ci sono le pubblicità prima del film come al Warner Village, state tranquilli).
Se volete osservare come si dà forma ad un sogno, come lo si fa con testardaggine e talento, venite a vederlo.
Ne vale decisamente la pena.

22.9.08

Nuvole Quartesi

Nuvole Quartesi è una rassegna che ospita oltre 300 stampe di autori sardi, professionisti e non, nei locali dell'ex convento dei Cappuccini a Quartu Sant'Elena (CA).
Venerdì 26, dalle ore 19.15, l'Associazione Culturale Chine Vaganti presenta le sue attività. La chiacchierata sarà seguita dalla proiezione del film Macchie di Christiano Pahler, mediometraggio totalmente autoprodotto dall'Associazione.

Chi può, passi a Quartu.

Il film merita, malgrado sia stato girato con pochissimi mezzi e facendo fronte a sempre presenti difficoltà, perché dà prova della tenacia e del talento del giovanissimo regista di Serramanna.

Se poi perderete un po' di tempo a visitare le mostre, a fianco alle tavole di veri e propri assi come Bruno Olivieri, Daniele Tomasi, Massimo Dall'Oglio, Daniele Serra e Marco Meloni (giusto per citarne alcuni) potrete trovare anche qualcosa di mio, come questa tavola che fa parte di un progetto (scritto da me e disegnato da Simone Figus) cui tengo molto, e che si chiama Sette.

clicca sulla tavola per ingrandirla


18.9.08

Vieni a ballare in Puglia!

Studio Aperto, lo sappiamo, è il tg fondamentale se vuoi conoscere tutte le notizie davvero importanti.
Sempre che tu sia l'orsetto Knut o il gatto Cimislao -quello che non riesce a scendere dall'albero dei vicini- s'intende.

Alcune settimane fa, ho visto un servizio che parlava delle vacanze degli italiani.
In questo simpatico servizio si parlava dell'estate in Puglia.
Gallipoli, per la precisione.
E chi diceva che il mare è bellissimo, e chi diceva che il sole è fantastico, e il cielo è cristallino, il prato verde e l'alberobello.

In sottofondo si sentiva questa canzone, di Caparezza.



Si, è vero, il servizio era ambientato nella ridente regione dei trulli.
Però, vedete, cari amici di Studio Aperto, bisogna ascoltare anche le strofe, oltre ai ritornelli.
Perché la canzone parla di morti sul lavoro e sicurezza nei cantieri, non di pizzica e hullygully.

Chissà se l'orsetto Knut sa ballare.

ps: Ne approfitto per una mini rece sull'ultimo disco di Caparezza. Eccola.
Ascoltatelo. Fidatevi.

14.9.08

Disgustorama al Carrefour di Assago

Stamattina ho fatto un giro tra vari siti e blog che leggo abitualmente.
Oltre alle solite notizie da avvoltoi tipo "Lennon amava MacCartney" o le ottime nuove provenienti dal caso Alitalia, ho letto una storia "piccola".

La mail di una madre qualsiasi e la cronaca di una folle mattinata al Carrefour di Assago, passata assieme a suo figlio disabile.


Mi ha scosso, forse per la sapienza con cui usa le parole, o forse solo per l'aridità assurda che racconta.

QUI potete leggere la mail.
Potrete così farvi venire un po' di indignazione misto rabbia misto schifo anche voi.

aggiornamento 21/09: QUI potete leggere la risposta che gli uomini Carrefour hanno data alla signora.

10.9.08

Tango

Mono, rivista della Tunuè, ha indetto un concorso per scegliere due tavole di autori esordienti da pubblicare sul prossimo numero.
Tavole autoconclusive, guidate da un tema comune.
Il tema del n.5 di Mono è la passione.

Io e il fido J.C. Vinci partecipiamo con questa tavola, dedicata al dramma dei desaparecidos, che cucina i due significati della passione, pulsione e sofferenza, in salsa Argentina.
QUI troverete le altre tavole del Contest, tra cui quella della premiata ditta Lasio-Figus.

clicca sulla tavola per leggerla a grandezza naturale


9.9.08

Ventannidopo

Chi mi vuole bene mi dice spesso che sono un nostalgico.

Ha ragione.
Quando ero in quinta liceo avevo nostalgia dei miei 16 anni.
A sedici anni mi struggevo ripensando alle vacanze estive di un me dodicenne e privo di peli .
Probabilmente alla scuola materna mi prendeva il magone a rimembrar i tempi della placenta.

Sono fatto così.
Ieri mi sembra meglio di oggi.
Ma certo non vorrei tornare indietro.
Provo amore platonico per il mio stesso vissuto, ma non ho per niente voglia di consumarlo, questo amore.

La storia che segue, quattro tavole scritte e disegnate alcuni anni fa, sono figlie di questa mia fissa.

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1.9.08

Orlo Macchina (3)

Odio la saccenza.

Anche e soprattutto quando ad essere saccente sono io.

Quindi mi odio.

Non sempre, certo.
Ma oggi vorrei essere un altro.
E la saccenza non c'entra un cazzo.
Purtroppo.

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25.8.08

Gente di Classe #1

Gente di classe è una serie di tavole autoconclusive sul mondo della scuola, scritta da me e disegnata dal vecchio farabutto delle matite J. C. Vinci.
Il progetto è nato oramai cinque anni fa, per "tappare un buco" della rivista Macchie d'Inchiostro, che in quel periodo viveva un'aria pesante di rinnovamento dei contenuti.

Quel periodo si è poi concluso, ma a Gente di Classe e i suoi idioti protagonisti siamo rimasti affezionati, tanto che ne sono usciti altri due episodi (e ci sono anche altri due soggetti buttati giù... speriamo di buttare giù anche il predicato verbale e qualche complemento oggetto, và)


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12.8.08

Ho un rigurgito anti Borghezio

da
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/g...ommenda-.shtml


Borghezio insulta il sindaco,
tensione tra pacifisti e Lega


08 agosto 2008

Insulti e gesto dell’ombrello all’indirizzo del sindaco Marta Vincenzi e un discorso in cui si è parlato di «pulizia etnica» e di «spade di Giussano»: l’europarlamentare Mario Borghezio, a Genova per il comizio contro la proposta di creare un centro interreligioso alla Commenda di Prè ha puntato su un repertorio ad effetto.
«È una proposta vergognosa che viola un luogo storico - ha esordito Borghezio, rispondendo ai giornalisti -, stiamo assistendo all’avverarsi delle peggiori profezie di Oriana Fallaci. La Repubblica di Genova è stata un baluardo per la difesa della cristianità dall’invasione islamica e non consentiremo questo sacrilegio».
Borghezio e Ravera
L’europarlamentare del Carroccio ha poi precisato: «Ci proveremo prima con mezzi democratici, pronti però ad impugnare la spada di Giussano e a lanciare i sassi di Balilla se sarà necessario». Concludendo con «Scateneremo a Genova un’Intifada al contrario se servirà». Nel comizio Borghezio ha poi parlato di «necessità a Genova di pulizia etnica», mandando, dopo i gestacci, un messaggio al sindaco «Vincenzi hai perso la tranquillità, torneremo a trovarti»



«Noi abbiamo fiducia nei metodi democratici e soprattutto nel ministro degli Interni Maroni, ma se per caso Roma non ci difendesse adeguatamente siamo pronti a impugnare la spada ».
Il comizio si è tenuto alla presenza di alcune decine di militanti e simpatizzanti contestati da alcuni giovani e da alcuni immigrati. Dopo il discorso l’eurodeputato ha ottenuto di entrare con alcuni militanti nella chiesa della Commenda dove ha invitato i presenti a prestare giuramento: «Giuriamo di difendere sempre e comunque con ogni mezzo necessario la Commenda di Genova dalla profanazione dell’Islam». Il discorso dell’europarlamentare è stato preceduto dall’intervento del segretario regionale ligure della Lega Francesco Bruzzone, che si farà promotore presso il governo della richiesta di inviare i militari a Genova per presidiare il centro storico.
[...]

_____________________________________

Che altro dire?
Borghezio si commenta da solo.
Posso solo dire che se fossi il redattore del DeMauro online, farei una sintetica modifica ad un lemma.

men|te|càt|to
agg., s.m. CO
1. infermo di mente, detto spec. con intenzione ingiuriosa: comportarsi da m., è un povero m.!, discorsi da m.
2.
Borghezio.

27.7.08

Nemici

Questa è una storia che ho realizzato l'estate scorsa per un concorso.
Una delle rare volte in cui, oltre a scrivere, ho cercato di disegnare una storia a fumetti.
L'estate scorsa non fu il massimo della vita per me, e perdere un po' di tempo tra acquerelli e pennelli mi fece star meglio, al di là del risultato finale...
Ve la mostro.

clicca sulle tavole per leggerle a grandezza naturale




10.7.08

Cronache Marziane

Ebbene si, è successo.

C'è una manifestazione nata per criticare il salva-processi (salva processi? bloccarli quando sono per "reati minori" è salvare i processi? è salvare i figli di puttana!) e il lodo Alfano (il simpatico ministro della Giustizia, che riprendendo il lodoSchifani vuole dare l'immunità alle quattro più alte cariche dello Stato, con la scusa di aggiornarsi ai modus operandi dei paesi stranieri -scusa falsa, dato che solo il presidente francese gode di tale medievale immunità-).

Durante questa manifestazione qualcuno parla in maniera sarcastica del Papa e del Presidente della Repubblica, in maniera volgare del ministro delle Pari Opportunità.

Di cosa parlano i giornali?
Della manifestazione?
Del Salva-processi?
Del LodoAlfano?

No. Di Ratzinger, di Napolitano, della Carfagna e della volgarità contro di loro sprigionata.

Che bellezza.

Ieri ho visto il tg di Fede. Di solito mi fa ridere. Ieri no. Se non fossi contro la violenza, avrei preso un aereo e gli avrei sfondato il cranio a colpi di martello.
Per fortuna vivo in Sardegna.
Guardate quale foto di Di Pietro ha scelto per commentare la notizia.
Con quale fegato parla di squallore...
Lui e i suoi metodi da nazista.

3.7.08

Mandiamoli in pensione, gli addetti alla cultura

Mi scuso con i miei cinque lettori per lo stato di semiabbandono del blog.
Sono momenti di scarsa organizzazione. Appena riesco a risolvere alcune cose, tornerò più in forma di prima.
Si fa per dire, eh.


Vi lascio con un vecchio capolavoro di Battiato, che The Made in Indonesia hanno riarrangiato in versione rozz and roll.
Se capitate al Corto Maltese, Poetto, Cagliari, domenica verso le 22, potrete ascoltarla.


19.6.08

Orlo Macchina (2)

Il mio caro Orlo Macchina, seduto in uno pseudogiardino dell'Eden, legge un testo che ho dovuto preparare per un esame. O meglio, un testo che ho dovuto leggere e straleggere, in quanto di difficile comprensione (per usare un eufemismo). Un testo scritto dallo stesso professore che aveva la cattedra di quella materia (Storia Moderna, per la precisione).
E dire che non l'ho neppure fotocopiato.
Almeno ci avrei guadagnato qualcosa.

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16.6.08

David Lloyd

Con colpevole ritardo parlo di un evento che si è svolto a Sassari sabato scorso.


La libreria Azuni ha ospitato l'autore di V for Vendetta David Lloyd, che ha parlato del suo ultimo lavoro, Kickback, un romanzo a fumetti che lo vede autore di testi e disegni.
Lloyd si è raccontato, ha fatto onore al vino e si è mostrato disponibile a marchiare con un suo disegno i frontespizi di decine di libri.
Sulla mia copia di V for Vendetta fa ora bella mostra un suo V in pastello a cera blu...
V è un'opera che adoro. Un fumetto difficile, duro, che tratta in maniera impeccabile il tema della libertà politica. Un'opera stupenda, commovente, da cui è stato tratto un film che, a parte alcune cadute di stile nel finale, non ne ha tradito del tutto lo spirito.
Stare davanti ad uno degli autori (l'altro è il grande Alan Moore) e sentirlo parlare, è stata un'esperienza da ricordare. Sapere che il marketing nel fumetto non funziona nemmeno per questi autori (Kickback è uscito in America proprio mentre usciva il film di V for Vendetta e nonostante questo la Dark Horse non ne ha sfruttato il "traino"per vendere più libri) e partecipare al dispiacere di Lloyd per il fatto che solitamente opere di questo livello vengono -dalla stampa- attribuite al solo autore dei testi ("Alan Moore's V for Vendetta", "Alan Moore's Watchmen") è stato invece meno memorabile.

Ringrazio Emiliano Longobardi per l'ospitalità e l'ottima organizzazione, e Smoky Man per aver fatto da interprete a Lloyd... io l'inglese lo so giusto leggere. A sentirlo parlare lo capisco più o meno come l'italiano dei commercianti cinesi!

12.6.08

Orlo Macchina (1)

Nel 2003 ero molto diverso.
Fisicamente e mentalmente. Meno problemi, forse. Meno preoccupazioni contingenti. Più follia.
Orlo Macchina è nato durante lo studio di qualche esame universitario (quale? boh), momento nel quale ogni situazione che distoglie dal dovere è il benvenuto.
Orlo Macchina è una seduta di autoanalisi con foglio, penna e matita.
Ecco il primo pezzo.
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28.5.08

Viva il nucleare!


Il nucleare, sogno proibito di Governo e opposizione.

Come sarebbe bello utilizzare l'energia dell'atomo, piegarlo ai nostri voleri.


Si, lo so, vi sento. Le scorie non possono venire smaltite. Ma questo è un problema dei nostri figli, quindi fottesega.

Certo, certo. Qualcuno dice che il nucleare è pericoloso, ma Chernobyl è storia di vent'anni fa! In tutti questo anni la sicurezza e la solidità delle centrali è cresciuta. Chiaro, un incidente ogni tanto capita ancora, come quello nella fabbrica di combustibile nucleare di Tokaimura (Giappone) nel 1999, ma sono dettagli.

Già, già. L'uranio non è una fonte rinnovabile e, secondo alcune fonti (http://www.greensefa.org/cms/topics/dokbin/181/181221.pdf), ai livelli di sfruttamento attuali durerà al massimo 50-70 anni, in pratica quanto il petrolio.

Si, è vero. Il prezzo dell'uranio sta crescendo.

Piano, piano, so anche questa, un attimo! È vero anche che le centrali di quarta generazione, capaci di utilizzare come materia prima -in parte- le loro stesse scorie, sono esistenti per ora solo in linea teorica.

Okay, okay, dico anche questa. Per avere una centrale nucleare funzionante serve un decennio e i costi vengono ammortizzarti in 50 anni.


Ma a parte questo, cazzo, il nucleare ci risolverà i problemi!


Con una risorsa del genere è perfettamente inutile incrementare la ricerca e gli investimenti sulle rinnovabili, sui carburanti vegetali, sul risparmio energetico, sull'idrogeno prodotto grazie alle alghe (non è fantascienza, ma più prosaica scienza).

Nel migliore dei casi, tutte queste fonti non potrebbero soppiantare del tutto l'utilizzo di carbone, petrolio e atomi(ah!ah!tié), ma SOLTANTO ridurne l'utilizzo ai minimi termini!


Perciò, viva il nucleare!

27.5.08

Muto

Il cortometraggio che propongo qua sotto è una follia assoluta.
Se -come sembra- è stato totalmente realizzato sui muri, come un normale graffito, è una follia pazzesca. Un lavoro durato mesi.
Se sui muri sono state realizzate solo le pose principali (costruendo le varie intercalazioni con programmi di grafica), rimane lo stesso un progetto titanico e un lavoraccio.
In ogni caso, io propendo per la prima ipotesi, visto che ogni fotogramma mostra lo spostamento delle ombre in base allo spostamento del sole (niente di impossibile per un bravo grafico, ma una faticaccia ancora peggiore)...

Date un'occhiata al film.
Ne vale la pena


Ecco i nomi degli autori di questa geniale pazzia.
The new short film by Blu
an ambiguous animation painted on public walls.
Made in Buenos Aires and in Baden (fantoche)

blublu.org/
blublu.org/sito/video/muto.htm

music by Andrea Martignoni
produced by Mercurio Film
assistant: Sibe

24.5.08

Clic!

Una notte. Poco sonno. Nessuna voglia di uscire.

Un foglio davanti, un po' di pennarelli in mano.

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19.5.08

Debbie Dillinger

Oggi voglio parlarvi, cari cinque lettori, di un fumetto poco conosciuto ma davvero ben fatto. Parlo di DEBBIE DILLINGER.



Scritto da Sergio Calvaruso, Marco Rizzo, Alessandro Scalmani, DD è disegnata dal cagliaritano Daniele Tomasi. Un ragazzo gentilissimo, oltre che ricco di talento.

Debbie Dillinger è un fumetto strano. Un fumetto ricco (di citazioni, di talento, di colpi di scena) e allo stesso tempo un fumetto "povero" (perché il formato striscia ha fatto la fortuna dei fumetti negli anni del dopoguerra e perché è autoprodotto dalla Daniele Tomasi Editore).
Viene pubblicato a strisce sul sito Comicus.it, che vengono poi raccolte in volumi dalla cadenza annuale.
DD vive avventure a forti tinte noir, pervase da un tono scanzonato e divertente. Il secondo volume (ne sono usciti tre) è, per chi scrive, il migliore. Alta leggibilità, suspence estrema, colpi di scena a ripetizione e un gusto istrionico per l'ironia sono gli ingredienti che la sceneggiatura di Calvaruso utilizza in maniera sopraffina. Il tratto di Daniele Tomasi riesce ad amalgamare e a fondere questi ingredienti con una continua ricerca di innovazione, all'interno di una formula ipertradizionale come quella della striscia alla Dick Tracy.

Un gran bel lavoro, e una lettura piacevole. Si può chiedere di più ad un fumetto?

15.5.08

Dexter


Dexter Morgan è un esperto della scientifica di Miami.
Ma è anche un serial killer.
Due mestieri impegnativi, tanto che lui ha pochissimo tempo libero.

Dexter è un telefilm ben scritto e ben interpretato, di cui ho visto appena ieri le ultime due puntate della prima serie (grazie, san mulo).
Un telefilm dai contenuti forti e dalla trama sempre in bilico sullo stesso interrogativo morale che sottende sia i fumetti di Tex Willer che l'eterno conflitto sulla liceità o meno della pena di morte...
Tale interrogativo è il seguente: è eticamente giusto eliminare i "cattivi" (dio del manicheismo, aiutami tu!)?

Dexter è un telefilm da guardare, per la bravura dei protagonisti, per l'ottima scrittura degli episodi (la suspence è garantita) e per il plot più che buono della vicenda.
Inoltre, la sorella di Dexter assomiglia in maniera inquietante alla Cugina Daisy di Hazzard, e per chiunque si fosse innamorato di lei da bambino, questo vale il prezzo della visione.

7.5.08

Politicamente correttissimo

Quando leggo che ragazzi di destra uccidono con calci e pugni un loro coetaneo che non gli ha dato una sigaretta.
Quando sento che ragazzi di sinistra bruciano la bandiera di Israele perché non sono d'accordo con la presenza di intellettuali israeliani al salone del libro si Torino.

In questi casi mi torna in mente la frase dei minatori di Nuraxi Figus
Menzus issutta 'e terra chin d'un'Italia e merda!

27.4.08

Radici

Per i sardi essere sardi è un problema.

Tanto che in molti, tra i sardi, si dimenticano di esserlo.
Perdono contatto con le loro origini, si fotocopiano dagli eroi di un reality o dal centravanti di Serie A. Dicono di non capire il sardo (e questo purtroppo, è sempre più vero... la lingua sarda è in estinzione come il rinoceronte albino), parlano come un ragioniere di Abbiategrasso, ignorano la Storia della Sardegna (e anche questo è purtroppo vero... io so tutto dei Borbone e a malapena non ignoro l'esistenza in vita di Eleonora d'Arborea).

I Sud Sound System, glorioso gruppo salentino, hanno scritto una canzone che ci ricorda di considerare con orgoglio la nostra identità, la nostra storia, le nostre radici.
Perché citare un gruppo salentino invece di uno sardo?
Semplice, lo dicono loro stessi.

Essere orgogliosi delle proprie radici porta a rispettare quelle degli altri.

Cazzo se è vero.


25.4.08

Alitalia, Liberismo e Statalismo

Alitalia, arrivano i primi segnali dalla cordata italiana
Finanzaonline.com - 24.4.08/09:19


Prova della nuova tavoletta grafica Wacom Bamboo MTE-450/K-IT + Adobe Flash

15.4.08

Election day after



Il giorno dopo le elezioni si sta meglio del giorno prima di una rettoscopia, senza dubbio.

Ma non è che si stia bene.

Il risultato, poi, mi avrebbe deluso sia con la vittoria della bestemmia semplice (PD!) che con la vittoria della bestemmia articolata(PDLadro!), come è appunto avvenuta.
Negli anni in cui ho esercitato il mio diritto di cittadino maggiorenne, più che nei governi ho creduto nel Parlamento e nella capacità, anche del singolo deputato o senatore, di farsi portavoce degli interessi delle minoranze. Oggi, ci si ritrova con un Parlamento in cui mancano sinistra estrema e destra sociale, divise in partiti dallo scarso appeal elettorale, vittime dei loro stessi sbagli. In tutto, un 10% scarso di votanti che non sono riusciti ad eleggere propri rappresentanti. Ci sono fior di studiosi che hanno parlato di derive della democrazia chiamate "dittatura della maggioranza".
Beh, eccola servita.

Per la rettoscopia, attendere prego.

20.3.08

Pubblicità

Ritorno brevemente su questo spazio per pubblicizzare il blog di uno strano personaggio.
Secondo alcune foto pubblicate sull'ultimo numero di Eva Tremila, pare che tale loschissimo figuro si sia intromesso nella pluridecennale storia di Orazio e Clarabella, provocando una rottura tra i due.
E fidanzandosi, poi, con Orazio.

Per arrivare al blog, cliccate sull'immagine qua sotto



Vi raccomando, osservatelo con attenzione ma non fatevi convincere... in realtà lui non sa disegnare!
Questa canzone la metto in suo onore perché quando lavoravamo assieme la canticchiava ogni due secondi

8.3.08

Dopo Made in Chine



Beh, prima o poi doveva finire.

Il Decennale dell'Associazione Chine Vaganti (di cui faccio parte e che si occupa da due lustri -appunto- di creare e diffondere la cultura del fumetto), il cui manifesto ha campeggiato fino ad oggi su questo blog come apertura, è terminato da ormai due settimane.
Un progetto che ci ha visti impegnati in fase di programmazione perlomeno da agosto, è finalmente giunto al termine.
Ora restano le bazzecole, come pagare i creditori.
Durante il periodo di gestazione e svolgimento dell'evento, ho fatto il pieno di burocrazia italiana, menefreghismo sardo e scazzo internazionale. Sono rimasto anche per sedici ore filate (escluse ore pasti) a fare la stessa cosa (cioè organizzare le mostre, montarle, scrivere le didascalie per il pubblico e simili menate), e nel frattempo ho anche dato gli ultimi due esami del mio allegro corso di studi. E uno dei due esami si divideva tra scritto e orale.
Ma è finita.

Nel frattempo, c'è stato il tempo di cenare e ascoltare gli aneddoti di Alfredo Castelli e Fabio Civitelli, di mangiare una pizza in compagnia di Giancarlo Soldi e venire a sapere che per riuscire a stampare il suo primo film è ricorso ai premi di un quiz di Mike Bongiorno. Sono riuscito a vedere in faccia Antonio Serra, ascoltare le parole intelligenti del talentuoso scrittore Giuseppe Pili e ho capito per l'ennesima volta che, malgrado la bontà degli ospiti e la qualità dei lavori in mostra, il fumetto "tira poco".

La sorpresa più grande è stata però quando, la notte di due venerdì fa, assieme ai soci dell'Associazione ho visto in anteprima il film tratto da alcune storie a fumetti da noi scritte, disegnate e pubblicate.
Un sogno che si avverava, grazie a quel geniaccio pieno di allegria, entusiasmo e cultura cinematografica che è Christiano Pahler. Un uomo che è riuscito ad autoprodurre un film, dalla qualità più che buona, contando su mezzi economici praticamente inesistenti e sopperendo con la fantasia e la voglia di fare.

Un grazie a lui e a chi si è spaccato il culo per la riuscita di quel gioiellino e a tutta l'Associazione che il culo ormai non ce l'ha nemmeno più, a furia di spaccare. Giganti che hanno fatto le ore piccole per due settimane, solo per il piacere di regalare un evento culturale ad un piccolo paese della Sardegna.
Malgrado il piccolo paese della Sardegna e il menefreghismo che lo nutre. Malgrado le pastoie burocratiche che sono parte integrante del funzionamento della pubblica Amministrazione. Malgrado la mancanza di sonno, la mancanza di soldi, la mancanza di troppe cose...

Grazie.

21.1.08

Libertà di censurare

Michele Medda, a questo indirizzo, traccia un quadro interessante e demoralizzante sulla censura (soprattutto la stupida censura preventiva) in Italia.

Alcuni anni fa, su un giornale universitario che avevo contribuito a creare (durò pochi numeri, e potete trovarlo QUI), avevo scritto queste poche righe sul tema.
Sembra incredibile, ma sono ancora attualissime.
Basta che sostituiate il titolo del film di Natale di quell'anno con quello del cinepanettone ultimo pervenuto.


COME FARE HARAKIRI CON UNA BIRO

Se davvero ne uccidesse più la penna che la spada sarei un idiota felice.
Purtroppo non è così, e io rimango semplicemente un idiota.
Come voi, del resto.
Ma anche se non uccide, la penna può fare molto ma molto male. Magari più di una spada. E allora qualcuno si preoccupa maledettamente, e cerca di togliere la carta da sotto quelle penne. Non importa siano piume d’oca bagnate d’inchiostro come quella di Pericle, o moderne biro come quelle con cui Sabina Guzzanti scrive e corregge i suoi testi. La cosa fondamentale è non fare arrivare al pubblico niente che può turbarlo, o farlo riflettere. Si sa, il pubblico è composto da idioti come me e come voi, privi di senso critico e ricchi solo di un ignoranza verde come le muffette del gorgonzola… Siamo solo stupidi bambini che non sanno discernere il bene dal male (sempre che questi esistano, poi), bisognosi di qualche mano adulta che compri loro il solito zucchero filato. Viviamo proiettati verso il futuro ma a tenerci aggrappati al passato ci pensa chi vede la fonte di ogni male del mondo nell’espressione del libero pensiero.
Galileo affermava che la Bibbia mentiva!
Giordano Bruno era un eretico!
Leggere Satanik porta le giovani donne sull’ampio viale trafficato della perdizione!
I bambini ascoltano Marilyn Manson, si armano di calibro 38 e aprono finestroni di piombo nei cervelli delle loro insegnanti!
Chi è che decide cosa deve vedere, leggere, ascoltare una persona che per lo Stato è maggiorenne? Perché uno può gioiosamente pagare le tasse ma può gustarsi solo ciò che alcune eminenze gli danno in pasto?
Perché non si autocensura chi ci riempie di solare felicità con frasi come “Ho preso i soldi del KGB”, “Gli USA hanno il dovere morale di esportare la vera democrazia anche con la forza” e “Mussolini mandava in vacanza coloro che confinava”?
Un povero idiota come me rimane estasiato da ciò che partoriscono certe menti sublimi.
Credo anche voi.
Nell’attesa che qualche spietato censore di sé stesso si pugnali con una stilografica, io mi guardo un film. Qualcosa come Natale in India che, per nostra abnorme fortuna, è passato indenne dal posto di blocco della censura e non è stato cancellato dalla programmazione dei cinema…

8.1.08