Il fumetto e la pedofilia (2^ parte)
In Italia evidentemente interessa poco la sessualità dell'uomo pipistrello, ma negli ultimi 20 anni sono state comunque portate avanti crociate varie contro cartoni animati, fumetti giapponesi e fumetti horror, come Dylan Dog.
[ © SBE]
Che palle!
Insomma, pur essendo Dylan Dog una sorta di frate trappista (se si escludono le donne -di cui si innamora sempre, of course- che gli occupano il letto ogni mese), i censori avevano da ridire anche su di lui.
Comunque.
Molti di voi conosceranno Dragon Ball. E molti di voi conosceranno il MOIGE e la sua opera di "Monitoraggio dei palinsesti televisivi per un’ azione di controllo ed analisi della programmazione destinata ai minori.”
Opera meritoria, se non fosse eseguita in maniera rigida e spesso ottusa.
E quasi non ce ne sarebbe bisogno, dato che gli anime (i cartoni animati giapponesi) da noi vanno in onda in forma giù mutilata e/o modificata rispetto all'originale.
Nel 1998 il MOIGE fece causa alla Star Comics, editore del manga di Dragon Ball, imponendo una censura perché il fumetto fu accusato di essere portatore di contenuti pedopornografici. La stessa Star commentò: La gente ha bisogno di mostri da incolpare, e i media li trovano. Ovunque. Dopo qualche settimana, comunque, tutto si è calmato, e le cose sono rimaste in sospeso nell'aria. Nel frattempo è partita la ristampa degli anime comic di Dragon Ball, e proprio in Aprile uscirà di nuovo l'albo con la scena in questione. Ovviamente censurata.
Un analogo provvedimento (anzi, le copie furono ritirate), fu attuato nei confronti delle Edizioni Topolin, colpevoli di aver pubblicato l'opera di Miguel Angel Martin Psychopathia Sexualis. Un fumetto, spiegava il suo editore, "per adulti, dai contenuti piuttosto forti", certo.
Ma un'opera in cui l'utilizzo della violenza contro i minori è un esplicito atto d'accusa alla nostra società, alla sua sempre maggiore spersonalizzazione.
Davide Toffolo, autore di fumetti, ha affermato che, se si fosse trattato di un "libro", non sarebbe successo. E' vero. Nessuno si è mai permesso di dire che il Satyricon di Petronio “travia” il lettore, malgrado le numerose figure di pederasti che popolano il frammento dell'opera latina.
E qui ci ricolleghiamo allo sforzo necessario che va fatto per comprendere un'opera di ingegno. Essa porta semplicemente un punto di vista, quello del suo autore, su cui va fatta una riflessione.
Senza riflessione, la lettura è solo passività.
Lo stesso Toffolo in molti suoi fumetti e nelle canzoni del suo gruppo, tratta principalmente un tema, l'adolescenza. Lo fa in maniera dolce ed emozionale, ma spesso, comunque, cruda. Come crudo è quel periodo della vita.
Non mostrare il lato oscuro dell'esistenza non rende il lettore meno cattivo.
Lo rende solo più ignorante.
(Fine seconda parte. Continua)
(Si ringraziano Massi Marongiu per l'aiuto e alcuni spunti, e http://www.abusi.it/comics.html, http://digilander.libero.it/pokeplanetpage/italiapregiudizi.htm, http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/BAT_P/Batman.htm e altri per i contenuti)
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