La sospensione dell'incredulità è quel particolare procedimento che ci permette di godere di un'opera di fantasia accettandone implicitamente le regole logiche.
In questo modo, possiamo goderci le avventure di un uomo vestito in calzamaglia che svolazza per i grattacieli di NY credendosi un ragno.
In questo modo possiamo accettare che un ranger de Texas riporti l'ennesima ferita alla tempia (rigorosamente di striscio) senza ulteriori conseguenze, nemmeno una piccola emicrania.
Grazie alla sospensione dell'incredulità, possiamo credere che esista un personaggio come Wolverine, capace di mostrare gli artigli durante la guerra di secessione, durante la Grande Guerra, persino in Vietnam.
Ma c'è un carattere della narrazione a cui la sospensione dell'incredulità non si può applicare.
Quale? Elementare, Watson.
I buchi della sceneggiatura.
Quando ci sono quelli, putroppo, il mio senso di ragno pizzica.
E quindi mi chiedo.
Dove li prendono i cattivi, nelle megaproduzioni americane?
Alla lidl, in offerta 3x2?
Mi è venuto il dubbio quando il caporione della classica base segreta si è premurato di rivelarci che l'unico modo per scalfire il nuovo scheletro di Logan è sparargli con pallottole di adamantio. Mi è venuto il dubbio perché ci dà questa sconcertante notizia solo subito DOPO avergli mandato addosso poveracci dotati di armi di tutti i tipi (dalle cerbottane ai bazooka) ma senza una cazzo di pallottola di quel tipo. Ha speso mezza finanziaria USA per ammazzarlo quando bastavano due pallottoline grigio metallizzate!
E poi.
Perché il cattivissimo fratello di Logan, che cerca per tutto il film di ucciderlo, alla fine decide di combattere al suo fianco, come all'inizio della storia?
Si è ravveduto senza spiegazione logica per fare bella figura prima dei titoli di coda?
Mah.
Resta da dire che, se ci si dimentica di queste prese per il culo narrative (e di altre incongruenze cronologiche con la saga degli uomini X, che non cito), il film è divertente.
Hugh Jackman ci regala un Wolverine perfetto, dotato di quell'insofferenza alla disciplina e di quell'umorismo cinico che da 40 anni è il suo tratto distintivo.
4 commenti:
L'ho visto anch'io e concordo in pieno con ciò che dici, sia nel male che nel bene.
In ogni caso, mi sembra un film che vale la pena vedere. Se non altro, per passare due ore di sano svago, lasciando le "zone incredule" fuori dalla sala.
Aggiungo che il film è da vedere anche per alcuni movimenti della macchina da presa davvero notevoli.
Non fanno parte di tutto questo, naturalmente, i movimenti della macchina da presa per il culo che citi molto bene nel tuo post!
La ringrazio per Blog intiresny
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
imparato molto
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