22.12.12
Dieci
8.11.12
Di questa città non esistono succursali
Lo sai che abusare di un aggettivo significa stuprarlo, rovinarlo, farlo soffrire, renderlo meno prezioso?
Ingarbugliate, nebulose.
Come le tue emozioni.
Come, lascia fuori le emozioni? Guarda che è tutto collegato. Posti, parole, sapori, persone, colori e...
COONNA SONORA: Asaf Avidan - One day / Reckoning Song (Wankelmut Remix)
16.10.12
Ero scemo anche da piccolo
Un tediosissimo momento nostalgia.
Oh, fate quel che volete, io vi ho avvisato.
Dunque. Ieri sera ho cenato con mio zio.
Uno zio importante per la mia formazione, perché è stato lui a regalarmi il primo albo di supereroi (che poi, in realtà, mai m'hanno preso) e sempre lui mi consegnò alcune preziosissime fotocopie riguardanti fabula, intreccio e amenità di questo tipo, che mi parevano nascondere il segreto della scrittura e che ancora conservo.
Ma torniamo alla cena di ieri (ciao zio!).
Mentre si massaggiava la gamba malandata (forza zio!) mi ha raccontato che, nel rimettere a posto vecchi scartafacci, ha ritrovato un vecchio albetto scritto, disegnato e pinzato da me. Conteneva un fumetto di (parole sue) "indiani e cowboy", e questo mi ha fatto sorridere, dato che il western è il mio genere preferito da sempre (sarei dovuto nascere negli anni '50) ma non scrivo nulla di western da almeno 15 anni.
A sentire lui quell'albetto risale alla mia seconda elementare. Può essere, dato che ho iniziato a sporcare fogli da molto prima.
Torniamo a ieri (e due).
Mentre mio zio parlava, io mi facevo delle domande. Domande importanti, eh, mica cotiche. Quindi state attenti che ora vi dico quali sono.
Eccole. Anzi, eccola... era solo una.
Cosa spinge un bambino più o meno sano di mente, con un QI (spero) normale, una famiglia esemplare e un fratello minore da schiavizzare, a usare taaaaaante delle sue ore per inventare delle storie su carta?
Sì, vi sento, fottuti cinici, non urlate. "I problemi di socializzazione" è certamente un'ottima prima risposta. Ma non è del tutto vera: la mia spiccata sensibilità e il mio
Mai sfavillante, manco per niente rutilante, ma passabile... dài, sì.
E questo è un bene, perché se non avessi vissuto non saprei proprio di cosa scrivere.
Ma dicevo.C'è una seconda risposta, e credo sia meno cinica, più idealistica, una di quelle risposte che Cruciani alla Zanzara ridicolizzerebbe in nove secondi netti.
Per dire, più veloce di Bolt.
È una spiegazione che parte da quel granellino di antimateria che religioni e filosofie studiano da secoli senza averci mai capito un cazzo: l'anima, quell'invisibile scalareale sulla quale bluffano i preti di mezzo mondo.
A parer mio l'anima parte con una dotazione di base immutabile, e questa contempla il tipo di alimentazione.
Se la tua anima per esistere ha il bisogno di dire balle, ti si prospetta una brillante carriera come CEO della Fiat.
Se ha la necessità di raccontare storie, scordati di avere una pensione.
Passerai ore chino seduto a un tavolo, mentre i tuoi amici imparano a suonare male il giro di Satisfaction e slinguano biondine ai falò di ferragosto. Passerai ore chino seduto a un tavolo mentre i tuoi nemici vanno a interminabili feste, dotate delle peggio bevande del mondo, per una volta aggratise. Passerai ore chino seduto a un tavolo mentre i governi passano, i figli crescono e le mamme imbiancano.
E la cosa incredibile è che continuerai a farlo.
Per giorni, mesi... per anni. Divorato dall'urgenza della pagina dopo, dalla frenesia del dialogo ritmato, dall'orgasmo della parola perfetta...
A sette anni come a quattordici. A dieci come a trenta.
C'è del romanticismo in tutto questo, e questo mitiga la sensazione di sentirsi -semplicemente- un disadattato.
Ma perché questo pippone che mezzo bastava?
Semplice.
Perché dopo anni di pagine scritte e disegnate, mesi di continue modifiche e correzioni, notti zeppe di salva con nome, Radio Punx è in stampa e non vedo l'ora di avere tra le mani una delle quattrocento copie numerate.
Anche perché, come quand'ero piccolo, abbiamo fatto tutto da soli, io e Jean Claudio, Puri autoproduttori.
Dai testi, ai disegni, alla supervisione. Alcuni amici ci hanno aiutato, è vero, e questo rende tutto ancora più bello, più soddisfacente, più magico.
Mi metterei a piangere per la gioia. Ma poi mi toccherebbe vedermela coi cinici.
Se volete vedermi commosso, passate alla SelfArea, a Lucca Comics & Game, stand 26.
Portate un fazzoletto.
19.5.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #8
Come un jazzista. Ma un jazzista minimale, che conosce l'efficacia di una melodia scarna.
Ciò che segue è successo cinque minuti fa.
Ore 10.01. Ti sei appena svegliato dalla benedetta dormita del sabato mattina libero.
TRRRR TRRRR
- Pronto?
- Buongiorno signor Sammontana, sono Marisa della Telefraulein, la stiamo chiamando perché abbiamo impiantato delle nuove centraline Telefraulein nella sua zona. Naturalmente questo ci permette di proporle delle offerte vantaggiose. Lei utilizza abitualmente la rete internet?
- Mi piace il gelato.
- Come, scusi?
- Mi piace il gelato.
- Non si sente bene, ho capito 'mi piace il gelato'.
- Sì, sì. Mi piace il gelato.
- (Soffocando un risolino) Sono contenta, anche a me piace il gelato.
- Piace a tutti. Mi piace il gelato.
- (ridendo apertamente) Proprio vero.
- Arrivederci.
- (Sghignazzando della grossa) Ar... arr... arrivederci
- TUUU TUUU TUUU
19.4.12
STORIA DI MARTINO E DEL SUO CALAMARO.
10.4.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA #6 OROLOGERIA

6.4.12
LÀMPUS #2: ANEI

3.4.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #7

26.3.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA #5 INDIA

15.3.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #6

In questo periodo, la politica estera dello Stato Italico è un gran bordello.
#6 IL METODO DAN PETERSON
Ore 8, mercoledì mattina. Stai facendo la doccia.
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRR*Pronto?
- Buongiorno signor Puddu, sono Andrea della Telefraulein, la stiamo chiamando per un'offerta sulla sua linea telefonica che le permette...
- Oooooh ma' frend. Hau ddu iu du?
- Ehm. Non parlo con il signor Puddu?
- Yes, Fain tenx. Ai em veri veri eppi tu tolc tu iu.Uèrariùcamfrom?
- Ehm... Do-you-speak-italian?
- A litol bit, ma' der frend. Du iu spicchinglisc?
- TUUU TUUU TUUU
10.3.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA #4 OSTAGGIO


Già ai miei tempi l'uomo nero era diventato più realistico, e i rapimenti venivano trasmessi in tivvù.
Il piccolo Augusto e il piccolo Farouk diventavano tuoi compagni di classe aggiunti.

Bambini ostaggi di malviventi senza dignità, molto spesso sardi come me, che a incontrarli di notte anche Mommotti se la sarebbe fatta addosso.
Uomini dall'anima nerissima che non furono sconfitti da magie o sortilegi ma -udite udite- da una legge. Una legge impopolare, dolorosa, lesiva delle libertà personale ma, almeno per quanto riguarda i rapimenti di lungo periodo, funzionale.
Il fatto è che in poco tempo, i rapimenti-fiume diminuirono fino quasi a sparire. Per usare una locuzione mutuata dall'economia, metterli in atto era diventato antieconomico, vista l'impossibilità a venire pagati.
Ma i rapitori non sono rimasti con le mani in mano. Si sono reinventati, mettendo in pratica un gran numero di sequestri lampo.
Ma all'estero.
All'estero non c'è il blocco dei beni. Esistono riscatti milionari, scambi con altri prigionieri. Per restare in ambito economico, esiste tutta una serie di esternalità positive legate al sequestro, che spinge ancora oggi a metterlo ancora in pratica.
Come ai tempi dell'Iliade.
Un crimine odioso, spesso definito 'da bestie', che le cosiddette bestie non si sono mai sognate di mettere in pratica. Avete mai sentito di un pastore tedesco che tiene in ostaggio un cincillà?
Rispondo io per voi: No.
Perché il rapimento è il crimine più umano (e assieme antiumano) che esista.
E quando leggo notizie beffardamente fasulle che parlano di ostaggi innocenti rilasciati, o di blitz falliti in maniera disastrosa che lasciano a terra gli ostaggi innocenti, crivellati da pallottole, mi viene da pensare a una cosa.
Che rivoglio Mommotti.
8.3.12
C'è un paese

6.3.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #5

Ore 15, sabato. Sei immerso nella siesta pomeridiana del weekend, un must.
TRRRR TRRRR
- Pronto?
- Buongiorno signor Bloch, sono Andrea della Telefraulein, la stiamo chiamando per un'offerta sul suo traffico telefonico.
- …
- Un'offerta veramente vantaggiosa, che le permette un risparmio anche del 50% rispetto alla sua ultima bolletta!
- … [Suono di trombetta]
- Ehm. Lei che tipo di chiamate fa? Brevi e numerose, lunghe e occasionali, o medie e sonfattimiei?
- … [Nota prolungata di armonica a bocca]
- Signor Bloch, ci dev'essere un'interferenza. Non la sento più. È ancora al telefono?
- … [Rumore di tornio]
- È caduta la linea? Signor Bloch? Signore?
- … [Barrito di elefante in amore]
- TUUU TUUU TUUU
4.3.12
Ditemi che non è vero.
2.3.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA #3 PECORELLA

28.2.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #4

25.2.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA #2 FARFALLINA

22.2.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #3

20.2.12
LA PAROLA DELLA SETTIMANA (PASSATA)
On. Giorgio Clelio Stracquadanio, 17/12/2012: “Sono stufo di una retorica piagnona. Non esiste guadagnare 500 euro al mese. Ma chi li guadagna? Ma quali giovani precari! La media dei consumi di telefonia mobile, il telefonino cosa che hanno tutti nelle mani, vediamo che non basterebbero quelli. Chi guadagna 500 al mese è una minoranza ed è uno sfigato che non è stato capace”.
Puoi leggere dell'intervento QUI, o guardarlo QUI

L'on. Stracq
L'onorevole Stracquadanio dà dello sfigato a chi guadagna 500 euro al mese e per questo è stato subissato di critiche.
E fin qui. Io credo sia una tattica elettorale. Mettiti contro un insieme di persone: ti odieranno, certo, ma si sa... molti nemici, molto onore. E poi, soprattutto, tutti gli altri faranno comunella con te!
Magico Stracquadanio, un diavoletto biondo sei! Già mi immagino le orde di professionisti strapagati pronti a darti il loro voto per farti conquistare nuovi, insperati seggi.
E tutto grazie a questo accorgimento -lo dico? Lo dico!- geniale.
Mi permetto perciò di dare a te e ai tuoi innovativi spin doctor alcuni consigli. Alcune nuove, strepitose categorie da mortificare offendere e umiliare.
Che so, potresti iniziare coi tornitori.
O i tifosi della Rubentus
O chi ha una mamma.
Ricordati di me, quando sarai nuovamente in Parlamento. Ciao Stracq!
17.2.12
LÀMPUS: CENTU CONCAS
- Lei mi manda delle foto.
- Io cerco di indovinare dove le ha scattate.
- Non indovino.
- Mi soffermo comunque a guardarle.
- Cerco di descriverne la 'sardità'.
- Le pubblico sul blog.

Mi dicono dalla regia che è stata scattata a SANLURI STATO.
Non so come vorrebbe chiamarla l'autrice, ma io 'sta foto la chiamerei 'Centu Concas' (cento teste), parafrasando un famoso modo di dire sardo.
14.2.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing #2

In questi giorni nelle sale è comparsa la versione 3D di STAR WARS: EPISODIO I - LA MINACCIA FANTASMA.
7.2.12
101 metodi per sconfiggere il telemarketing

3.2.12
Si riparte

Da che parte si ricomincia?